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Come dice punisher la sfida non esiste, è come dire "Preferisci la cioccolata o un piatto di pasta al sugo?". Non è che siccome entrambi hanno gli Shinigami significa che sono comparabili. Vediamo però di analizzarli.
Bleach è partito e sembrava essere lo shonen perfetto. I parametri di forza erano rispettati, la trama era intrigantissima e piena di idee geniali, con tantissimi personaggi diversissimi tra loro. Ma soprattutto i combattimenti. Erano tutti intensissimi e non si limitavano ad un picchia-picchia, ma spesso dovevano usare il cervello e l'ambiente intorno a loro per vincere. La saga della Soul Society (volumi 7-20) credo sia una delle saghe più belle che abbia mai letto in uno shonen, non solo i combattimenti erano ben fatti e la trama era articolata e piena di mistero, ma era proprio come veniva raccontata ad essere fantastico. Vedevi i personaggi combattere, ma non solo. Interagivano con altri personaggi, c'erano quelli deboli che però non si limitavano a stare nelle retrovie e anzi agivano, si vedevano i nemici che dovevano preoccuparsi dei casini interni al loro gruppo oltre che degli infiltrati... E poi il colpo di scena di fine saga. Ma la magia finì lì. La saga successiva è stata una delle cose più aberranti di sempre. Ridicolamente lunga, ridicolamente noiosa e ripetitiva, offriva un sacco di spunti fighissimi che però lasciava a sé stessi, senza dargli peso di nulla. Ichigo da gran figo diventa un cazzone testa di minchia che riesce a battere i nemici "perché si" ma ogni volta si fa salvare il culo da Ogichi o da qualcun altro che passava di lì per caso in puro stile deus ex machina.
Questa saga contiene inoltre la più grande presa per il culo della storia dei manga di azione: il duello finale col cattivo. Tite Kubo ha perso TRENTA volumi per farci capire quanto divino, quanto forte, quanto invincibile sia questo nemico, ce lo fa vedere diventare sempre più forte prima della battaglia finale fino a diventare un DIO. E la battaglia dura due capitoli. Bella merda. Mi hai fatto aspettare così tanto per questo e basta?
Poi seguono un'idiotissima saga dei fullbringer che sanno tanto di ripetizione dei Vizard. Sono la stessa cosa, dai. Ora invece c'è la saga finale che, devo ammettere, sta risollevando il manga abbastanza bene, almeno non sembra piatta e ridicola come quella degli arrancar.
Death Note invece è stato forse il primo anime (solo dopo ho letto il manga) che davvero mi abbia emozionato. L'ho visto in un periodo che ancora lo streaming non sapevo cosa fosse e avevo internet da pochissimo (si, l'ho preso solo quando ero già cresciutello). Mi conquistò dalla prima puntata, era davvero un giallo/noir ben scritto, dove la cosa figa non è scoprire chi è il colpevole, ma vedere come il colpevole scappa alla giustizia, mentre il detective lo insegue. Tante scene d'impatto e tanta suspance e nessun personaggio o avvenimento era lasciato al caso. Però anche questo manga è caduto vittima del "continuatelo perché fa successo" e, anziché finire come doveva alla saga di Elle, prosegue per altri 5 volumi.
Allora, tutti odiano la saga di mello e near, a me invece è piaciuta molto. Non arriva lontanamente a leccare manco le scarpe della saga di Elle, ma i punti di forza ci sono tutti e assistiamo pure a delle rientrate in scena davvero interessanti e ad un finale davvero conclusivo alla storia, col cerchio che si chiude e alcune domande che restano del lettore, stile trottola di Inception. Ciò non toglie che suona un po' di ripetizione, soprattutto Near, che praticamente è Elle coi capelli bianchi e la mania delle action figure. Ed è anche un grande stronzo. Mello invece, somiglianze con la Carrà a parte, si dimostra una sorta di anti-detective, che vuole catturare Kira usando la mafia. Figo.
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